Come scegliere un power bank: consigli utili

Come scegliere un power bank: consigli utili

L’evoluzione del mondo della telefonia oggigiorno, ha portato a sviluppare dei telefoni cellulari capaci di fare praticamente ogni cosa con un singolo tocco dello schermo.
In un primo momento, i cellulari erano solo capaci a mandare messaggi e telefonare (ed ovviamente anche ricevere telefonate).

Con il passare degli anni hanno acquisito delle caratteristiche sempre più utili, permettendoci addirittura di prenotare dei voli aerei con un semplice tocco di un dito, eliminando le ore ed ore trascorse in fila in agenzia viaggi. Nonostante siano il simbolo del progresso tecnologico, dobbiamo dire che questo strumento ha i suoi pregi e i suoi difetti: essendo dei dispositivi multifunzione, hanno letteralmente preso possesso delle nostre vite e noi, d’altro canto, non facciamo che usarli continuamente.

Questo utilizzo sconsiderato ha il suo prezzo: la batteria dello smartphone viene consumata in maniera talmente veloce che non arriva nemmeno a fine giornata.

Come scegliere un power bank: consigli utili

Come risolvere questo problema?

Si potrebbe portare ovunque il caricabatterie, ma diventerebbe scomodo e fastidioso, soprattutto se non si trova una presa nelle vicinanze.

È così che nascono i Power Bank: dei veri e propri carica batteria portatili che eliminano qualsiasi problema di questo genere (ti consiglio di leggere la lista dei migliori powerbank sul sito mondotelefonia.it)

Utilissimo a chi è sempre in movimento e che, lavorando con una connessione ad internet sempre attiva ed un’intensa attività sui social network, ha bisogno di una batteria molto longeva.

I power bank buoni in poco tempo hanno avuto un successo straordinario, portando i produttori a realizzare diversi tipologie di caricatori portatili.

Per sapere quale è il power bank migliore bisogna analizzare con cura le loro caratteristiche: ad esempio è molto importante conoscere il tempo di ricarica dello stesso caricatore.

Tempo fa, quando c’erano in commercio i cellulari di prima e seconda generazione, le batterie erano in grado di durare giorni e giorni, anche tra le mani di un utilizzatore assiduo.

È anche vero che i dispositivi di una volta non permettevano di fare tutto quello che invece oggi è possibile con un qualsiasi smartphone.

I vecchi dispositivi vantavano la possibilità di poter sostituire la batteria con una nuova e carica, mentre gli smartphone di ultima generazione sono sigillati ed a tenuta stagna, per cui diventa impossibile metterci mano per una sostituzione della batteria.

Ecco perché arriva in nostro soccorso il Power Bank, che può variare di forma e dimensione in base alle sue funzionalità.

Se invece stai pensando: power bank quale scegliere? Tranquillo, ti aiuto io.

In commercio ne possiamo trovare di tutti i generi: da quelli universali a quelli piccoli e compatti, poi ci sono altri grandi e con un’ampia capacità, altri che permettono di collegare e ricaricare più dispositivi in parallelo o lo stesso dispositivo per più volte.

Come funziona un power bank?

Se invece vuoi sapere il power bank come funziona, leggi qua.

Far funzionare questo strumento è davvero semplicissimo: ti basta collegare il cavo USB con il micro USB del tuo prodotto (è questo per la maggior parte dei dispositivi smartphone e tablet), ed il gioco è fatto.

L’energia elettrica accumulata nel Power Bank inizia a trasferirsi al dispositivo collegato.

Quando il caricatore si sarà scaricato, invece, ti basterà collegarlo inversamente ad una presa elettrica, o se preferisci, va bene anche connetterlo ad un semplice PC.

Le velocità di ricarica di questi dispositivi variano in base alla capacità ed in base alla tipologia di cavo dato in dotazione.

Questo dato può variare dalle 2 alle 4 ore per i caricatore di media grandezza, mentre dalle 8 alle 20 ore per quelli più grandi.

Si possono diminuire i tempi di ricarica qualora il Power Bank fosse dotato, oltre che della presa microUSB, anche di quella Lightning per la ricarica in parallelo.

Per procedere alla scelta del caricatore che più si adatta alle tue esigenze, dopo aver capito quale è la capacità della batteria del tuo dispositivo, sai bene che non puoi scegliere un Power Bank che sia al di sotto di quella soglia.

Naturalmente, più grande sarà il tuo powerbank, maggiore sarà il numero di ricariche che potrai effettuare.

In commercio se ne possono di tutti i generi, a partire dai 1600 mAh fino ad arrivare anche agli 80000 mAh.

Il mio consiglio è quello di scegliere un caricatore la cui capacità sia almeno superiore al 30% a quella del tuo dispositivo.

Se vuoi sapere con esattezza quante ricariche riuscirà a fare il tuo Power Bank, ti basta fare una semplice operazione matematica: devi dividere la capacità totale del Power Bank per quella del tuo dispositivo.

Ad esempio, se il tuo smartphone ha una batteria con capacità 2600 mAh ed acquisti un Power Bank con capacità 5200 mAh, riuscirai a ricaricarlo al massimo 2 volte o quasi.

Devi considerare che molto spesso si effettua la ricarica con lo smartphone acceso, quindi mentre questo si ricarica, contemporaneamente andrà a consumare una parte di energia.

Conclusioni

Per te ora è facile capire che nel caso in cui acquistassi un caricatore portatile con capacità uguale a quello della tua batteria, non riuscirai a fare una ricarica completa, anche perchè la conversione di energia comunque comporterebbe una perdita anche in base alla qualità dei circuiti.
Il consiglio che ti do è il seguente: acquista sempre dei Power Bank dotati di un sistema di riconoscimento del massimo amperaggio così da non usurare troppo la batteria, tenendo bene a mente che maggiore sarà questo valore, minore sarà il tempo di ricarica.

Infine, affinché il processo avvenga in tutta sicurezza, è bene che il Power Bank utilizzato sia dotato di sistemi di sicurezza anti cortocircuito.

Puoi intuire facilmente che i modelli più costosi sono sicuramente dotati di tutte queste caratteristiche che permettono di preservare, in tutta sicurezza, la vita della batteria del tuo smartphone.

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